Circa l’origine del nome la leggenda narra che un tempo un lupo ferito si sia nascosto in una grotta dentro l’alveo del fiume. In realtà una piccola grotta esiste davvero a pochi passi dal ponte e dentro è visibile una macchia rossa di grosse dimensioni, il cui colore e la particolare conformazione fa credere l’esistenza di una macchia di sangue, anche se in realtà potrebbe trattarsi di licheni o di minerale di ferro.

Il sentiero parte dalla frazione di Versasio (Comune di Lecco) e termina a Ballabio (zona depuratore) esattamente in corrispondenza della carrozzabile per Morterone. Questo sentiero era e rimane l'unico collegamento pedonale fra la zona alta di Lecco (Funivia e Versasio) e la Valsassina ovvero Morterone.

Esso non era più percorribile nel suo tratto centrale in quanto cancellato dal passaggio della nuova strada per la Valsassina.

Il sentiero, ripristinato con il concorso di Anteas, Rotary Club Lecco e Cai Lecco – sez. Strada Storta, è oggi di facile percorrenza per persone di tutte le età, snodandosi su un dislivellomassimo di 150 mt. Lo caratterizzano il fatto di avere ampie vedute panoramiche su Lecco e appare particolarmente suggestivo nel punto in cui attraversa la gola formata dal torrente Caldone che scende dalla Forcella di Olino.

È utile ricordare che il “Sentiero del Passo del Lupo” va a costituire il naturale collegamento con quello già completato negli anni scorsi (sentiero Rotary da Versasio a Somasca di Vercurago), così da costituire il collegamento pedemontano fra la Valsassina e la Bergamasca, passando a monte di Lecco.