C'è un momento quando finisce l'inverno in cui mi scatta la voglia di partire, ed inizia così un virtuale giro del Mondo prima di scegliere la meta finale.
Anche quest'anno è andata così, gira gira, cosa faccio cosa non faccio, ho deciso: vacanza Nordic Walking in Umbria e in Toscana.
Meta Montone (Pg), dove so esserci un B&B carino con annessa una tartufaia. Telefono, la camera è libera, prenoto. Montone si trova nell'alta valle del Tevere, detta anche Valle Museo per la sua ricchezza e la sua straordinaria bellezza.
Quando arriviamo, io e un' amica, ci accoglie la simpaticissima Vera, una vera donna umbra, chiacchierona e simpaticissima, sta preparando la cena per una compagnia di americani ci dice, che verranno a vedere la tartufaia e le ricerca dei tartufi ad opera di Sergio(il marito) e di Napo ( cane da tartufi), siamo invitate a cenare con questo gruppo.
Direi che è un bell'inizio, assistiamo alla ricerca dei tartufi, ceniamo e cantiamo con gli americani.
La mattina successiva dopo una colazione che ti riappacifica con la vita, partiamo per camminare secondo le indicazioni che ci da Sergio.
Il Carpina è un fiume che scorre nella valle tra le colline che dividono Gubbio da Città di Castello. Questa zona è attraversata anche dal Sentiero Italia e dal Percorso Francescano.
Il sentiero che percorriamo noi, parte da un laghetto artificiale, in realtà non è un sentiero ma una strada sterrata in mezzo ai campi di grano percorsa da qualche jeep guidata da contadini che molto gentilmente si fermano quando ci incontrano per non farci mangiare la polvere, tutti ci salutano e ci guardano un po' stupiti: 2 donne con strane racchette, a parte loro non incontriamo nessuno.
La strada attraversa una valle verdissima con boschi di cerri e carpini, campi coltivati, prati e splendide ginestre fiorite.
Ci sono diverse case di campagna, quasi tutte ben ristrutturate e un contadino che si ferma per salutarci e al quale chiediamo cosa c'è più avanti ci risponde "ci sono gli inglesi". Ci vien da ridere perche immaginiamo di trovare oltre la curva l'esercito inglese in formazione per la battaglia di Waterloo. In verità troviamo solo una splendida fattoria con i cavalli nel prato e dal nome della casa deduciamo siano gli inglesi. C'è il sole e fa caldo ci mangiamo al nostra mela condividendola con i cavalli beviamo alla fontana degli inglesi e proseguiamo.
La segnaletica non è precisissima, ma non importa, ci accontentiamo di seguire i pochi cartelli che troviamo e in massimo relax girovaghiamo cercando di capire come possiamo arrivare alla Pieve d'Aries che Sergio ci ha detto è molto bella.
Sbagliamo strada più volte, ma più per colpa nostra, perche siamo così rilassate che non seguiamo molto bene i cartelli, ma alla fine arriviamo alla pieve. Veramente bella e ancora non incontriamo nessuno, stiamo camminando da tre ore e così cerchiamo di riprendere una sentiero che ci riporti all'auto.
All'andata abbiamo camminato sul fondo valle ora seguiamo un sentiero alto, che attraversa i boschi, vediamo in fondo alla valle, sulla cima di una collina in fronte a noi Montone (casa nostra!) e quindi sappiamo di essere nella direzione giusta. Infatti dopo un'oretta arriviamo all'auto dove ci aspettano i panini che Vera ci ha dato alla mattina e le ciliege, per fortuna almeno lei è stata saggia e previdente, stiamo morendo di fame.
5 ore di cammino, non faticoso, con paesaggio bellissimo, ci vorrebbero più giorni per vedere altri posti, ma diciamo che questa giornata ci è servita per programmare le prossime vacanze.